tappedelviaggio
dettagliotappa
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data : 22•8•2006 - 19° giorno in viaggio
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itinerario : Blair Castle - Stirling: Stirling Castle, Wallace Monument - Borgo reale di Culross - Edimburgo
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mezzi : km : 190 cartina :
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:Caledonian Hostels Backpackers :3 Queensferry St, Edimburgo :+44(0)1312262939
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note : Spiace segnalarlo tra le note negative del viaggio; la posizione è buona, ma per il resto non ci siamo trovati particolarmente bene. Consiglio di utilizzarlo solo come ultima risorsa.
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diariodibordo
Com'è il tempo oggi ? Quante volte la mattina, appena svegli, abbiamo gettato un'occhiata piena di speranza fuori dalla finestra... Ma il tempo oggi è come quello di ieri, dell'altro ieri, del giorno ancora prima,
e si potrebbe risalire fino alla fatidica data in cui siamo sbarcati in questo magico paese; un cielo color piombo fuso, appena ravvivato qua e la da spruzzi di grigio più chiaro. Fortuna che non piove e che al momento non sembra neanche di ravvisarne
l'immediata minaccia, così, grati al cielo almeno per questo, ricarichiamo i bagagli in auto e lasciamo Pitlochry.
A pochi chilometri di distanza, in direzione nord sulla B8079, ci rechiamo a visitare il Blair Castle, residenza dal 13° sec. dei duchi e conti di Atholl. Arriviamo poco prima che apra e dopo una breve attesa varchiamo il cancello d'ingresso che introduce in un bel parco .
Il Blair Castle si staglia come una pennellata di bianco passata su una parete verde brillante, a cui la mano del pittore ha aggiunto per contorno deliziose margherite ed altri fiori multicolori. Il suo profilo candido ed elegante lo rende uno dei castelli scozzesi più ammirati e senza dubbio è uno tra i più affascinanti che abbiamo avuto modo di vedere.
Peccato non averne visitato anche gli interni, circa trenta stanze aperte al pubblico ricche di arredi ed addobbi del XVI sec.,
ma il tempo sa essere uno dei peggiori tiranni che esistano e per oggi ci aspettano ancora molte altre cose da fare e da vedere, per cui ci accontentiamo d'un giretto tutt'intorno e ripartiamo.
Blaircastle
Lasciato il castello invertiamo la rotta e sulla veloce A9, in direzione sud, puntiamo verso Stirling. Con un po' di
fortuna troviamo parcheggio nella città vecchia
e a piedi, risalendo una
caratteristica stradina acciottolata, ci rechiamo a visitare il famoso Stirling Castle, un'altra delle proprietà gestite dall'Historic Scotland.
Nel centro storico, ai piedi del castello, si trovano alcune belle residenze in pietra edificate da ricchi mercanti tra il XV ed il XVI sec. L'antica chiesa parrocchiale è la: Church of the Holy Rude, la chiesa della Santa Croce.
Eretta per volere del re David I nel 1127
venne successivamente restaurata ed ampliata più volte dopo che un incendio nel 1406 la distrusse completamente.
Al termine della salita arriviamo sulla spianata del castello, che dall'alto delle sue possenti mura domina sulla città e sulla campagna circostante
su cui svetta in lontananza il profilo della massiccia torre del Wallace Monument. La struttura attuale del castello, ma sarebbe più appropriato parlare di fortezza, considerando la dimensione, risale ad un periodo compreso tra il XIV ed il XVI sec, epoca in cui il casato degli Stuart
regnava sulla Scozia. La vista che si gode dagli spalti è davvero impagabile, anche se dopo un primo giro orientativo l'impatto generale che ne ricaviamo non è dei più emozionanti. Sarà perchè il sito è in
fase di ristrutturazione, con ingombranti ponteggi che ne oscurano in parte la vista, o sarà per l'elevato numero di turisti che s'aggirano nell'area, ma almeno in parte le nostre aspettative rimangono deluse. Meta turistica tra le più
gettonate, lo Stirling Castle, a mio avviso, non possiede il fascino intimo e discreto dei castelli scozzesi fin qui visitati, anche se merita comunque d'essere incluso in un possibile itinerario di visita. Al suo
interno, infatti, si trovano alcune costruzioni di pregevole interesse storico ed artistico come la Great Hall, la grande sala dei ricevimenti
costruita nel 1503 da Giacomo IV. L'edificio, con il caratteristico tetto gotico in legno chiamato Hammerbeam roof, risalta in maniera evidente sugli edifici in pietra scura da cui è circondato, mettendo in bella mostra
un profilo elegante ed un delicato rosa pastello di cui sono tinteggiate le sue mura esterne. Nel castello si trovano inoltre la Chapel Royal, la Great Kitchen, con un'interessante ricostruzione animata, e i King's Old Building, gli antichi appartamenti reali
caratterizzati da grandi camini in pietra. All'interno di quest'ultimi è ospitato, tra l'altro, il museo del famoso reggimento britannico degli Argyll & Sutherland Highlanders.
StirlingCastle
Terminata la visita del castello lasciamo Stirling e nelle immediate vicinanze ci rechiamo a visitare il Wallace Monument .
Parcheggiamo l'auto e dopo aver fatto il biglietto presso la Visitor Reception ci accingiamo ad una breve scarpinata per raggiungere l'ingresso della torre. La distanza non è molta, ma la pendenza si fa
sentire e allora, come abbiamo scoperto solo in seguito, conviene attendere il bus navetta che fa la spola tra la biglietteria e la cima della collina su cui si erge il monumento. Chi non ha visto Braveheart - Cuore Impavido
? Il famoso film, diretto ed interpretato da Mel Gibson nel 1995, racconta la storia dell'eroe nazionale scozzese
William Wallace, che nel 1297, con un numero di forze nettamente inferiore, riuscì a sconfiggere gli invasori inglesi nella battaglia
combattuta nei pressi dello Stirling Bridge. Il monumento, costruito nel 1860, è dedicato alla memoria di questa
figura leggendaria ed è divenuto negli anni un vero e proprio simbolo dell'identità nazionale scozzese. Al primo piano dell'edificio si trova un'interessante mostra multimediale che ricostruisce il processo subito
da Wallace a Londra, dopo che nel maggio del 1305 venne catturato da un lord scozzese fedele alla corona inglese. Dietro una teca di vetro è conservato un enorme spadone che la leggenda narra essere appartenuto a
Wallace stesso, la dimensione dell'arma è tale da lasciar supporre che il personaggio avesse una taglia davvero ragguardevole.
Chissà, forse una mossa propagandistica per alimentare ulteriormente lo spirto da leggenda che circonda il personaggio storico. Una volta arrivati in cima alla torre la visione dello stupendo panorama
vi ripagherà ampiamente dalla fatica spesa. Lasciata l'atmosfera fiabesca della torre riprendiamo il viaggio e prima di
raggiungere Edimburgo facciamo una deviazione per visitare il borgo reale di Culross.
La cittadina è un delizioso centro medievale superbamente conservato, come se una magica alchimia fosse riuscito a preservarlo dai guasti del tempo,
cosi come poteva apparire agli albori del XVII sec. E' una tappa assolutamente da non perdere, palazzi e piccole case dalla facciate
multicolore fanno da contorno a stradine acciottolate che s'inerpicano sinuose verso l'abbazzia che dall'alto domina tutto il borgo.
Purtroppo arriviamo in leggero in ritardo e cosi non riusciamo a visitare le proprietà del National Trust for Scotland, The Palace, la residenza del XVI sec. del commerciante Sir George Bruce, nota per la bellezza dei suoi interni, e The Study, una casa dello stesso periodo utilizzata dal vescovo Leighton come studio personale.
Sono passate da poco le 17.00 e qui più che altrove sembra d'essere finiti nel bel mezzo d'un coprifuoco medievale, in giro non
c'è anima viva e da un momento all'altro ci aspettiamo di veder spuntare fuori dal nulla la ronda che girava anticamente lungo le mura, annunciando a
squarciagola è mezzanotte e tutto va bene...
Lasciata Culross non ci resta che avviarci verso l'ultima della grandi mete di questo viaggio: Edimburgo.
L'ingresso in città ha un sapore dolce-amaro, da una parte siamo molto soddisfatti perchè abbiamo completato senza problemi e con grande
piacere il giro che avevamo programmato, dall'altra però siamo consapevoli che da qui in avanti la strada ci vedrà avviati sulla via del ritorno. Ma la dolce malinconia,
che di solito in questi momenti assale il viaggiatore, non ha il tempo materiale per trovare terreno fertile, perchè le sorprese e le cose da vedere non sono finite.
Il traffico in città è intenso e anche per via dei sensi unici fatichiamo non poco a trovare la via dell'ostello che abbiamo prenotato. Finalmente imbocchiamo la strada giusta... per ritrovarci davanti ad un edificio in piena ristrutturazione, con
indaffarati muratori
che vanno e vengono. Immaginatevi lo stupore reciproco, il loro nel vedere tre persone cariche di bagagli approssimarsi
all'ingresso, il nostro nel vedere il portiere che ci accoglie bardato da muratore, con regolamentari cappello di carta in testa e
cazzuola in mano. Passato un primo momento di smarrimento notiamo una busta attaccata con lo scotch sulla porta d’ingresso, sopra c'è il mio nome e all'interno una lettera dove il manager dell’ostello si scusa per l'inconveniente.
I lavori di rifacimento dello stabile si sono protratti oltre il previsto e lui non può più garantire l'ospitalità prenotata. Peccato
averlo saputo a cosa fatta, anche se nella lettera lo stesso giura e spergiura di aver provato più volte ad avvisarci, sarà...
E cosi ci ritroviamo per strada, come si suol dire in questi casi, senza più alloggio. Poco male penserete, in una città grande come Edimburgo,
ma il fatto è che siamo in Agosto e che è in pieno svolgimento il famoso Festival Internazionale della Musica, un evento che
riempie di turisti la città e che rende piuttosto problematico trovare un posto per dormire a prezzi ragionevoli. E cosi, guida alla mano, ci buttiamo di nuovo nel traffico cittadino, alla ricerca di un posto per dormire che non prosciughi del tutto le nostre
ultime finanze. Dopo acuni tentativi a vuoto e prima di decidere di uscire per lo meno dal centro citta, la ragazza dell’ennesimo
ostello strapieno, a cui ci rivolgiamo, muovendosi a compassione organizza un giro di telefonate e ci trova una camera libera. Purtroppo non prenotano per telefono e cosi ci precipitiamo in auto.
Dopo aver percorso un paio di chilometri su una corsia risevata a bus e taxi, non siamo riusciti ad evitarlo
essendoci ritrovati davanti all'improvviso il cartello di divieto, finalmente arriviamo sani e salvi.
Fortunatamente la stanza presso il Caledonian Hostels Backpackers è ancora libera,
sfortunatamente, come recita il nome, siamo arrivati nel classico hostel da zaino in spalla, per carità nulla in contrario, ma la sistemazione non è proprio il massimo, soprattutto per la pulizia
generale. Facciamo però di necessita virtù e ci accomodiamo. La giornata è stata piuttosto pesante e non abbiamo più molta voglia di girare, cosi
per cenare approfittiamo del ristorante italiano sotto il palazzo. Il nome è inequivocabile, Ristorante Anti Pasti,
anche se la loro specialità sembrano le prime colazioni vi assicuro che fanno anche un'ottima pizza ed un vero espresso che apprezziamo con
molto piacere, il primo dopo tanti giorni di viaggio, la giusta ricompensa per la disavventura della giornata.
Tappa del 23-8-2006: Edimburgo
note
Ricordate, tutto cambia. Per questo quello che era vero all'epoca del mio viaggio oggi può non esserlo più !
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Le informazioni storiografiche e documentali sono tratte dalla guida "Scozia" della Lonely Planet, 4° edizione italiana Giugno 2004 pubblicata dalla EDT.
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